Tromboembolismo Venoso

Tromboembolismo venoso: cos’è

La trombosi venosa consiste nella formazione di un coagulo di sangue in una vena di un arto (solitamente a livello del polpaccio o della coscia) o della pelvi, ma può verificarsi anche in altri distretti venosi1. Il TEV comprende due gravi condizioni1:

Trombosi Venosa
Profonda

Trombosi Venosa Profonda (TVP)

È l’ostruzione completa o parziale di una o più vene profonde degli arti e/o dell'addome o del bacino. Si può anche sviluppare nelle vene profonde degli arti superiori (4-13% dei casi di trombosi venosa profonda).1

Embolia
Polmonare

Embolia Polmonare (EP)

È l'occlusione di arterie polmonari da parte di trombi che hanno origine altrove, generalmente nei grandi tronchi venosi delle gambe o della pelvi.1

Il tromboembolismo venoso è un disturbo cardiovascolare molto comune e colpisce 131 persone ogni 100.000 ogni anno.2 Se non trattata, la trombosi venosa tende a ripresentarsi (cioè a recidivare) nel 29% dei casi e porta a morte nel 26% dei casi.2 Circa il 50% dei pazienti con trombosi venosa profonda ha un'embolia polmonare occulta e, almeno nel 30% dei pazienti con embolie, è dimostrabile una trombosi venosa profonda.1

Nel corso della loro vita, uomini e donne hanno un rischio complessivo simile di sviluppare un primo episodio di TEV. Tuttavia, il tasso di incidenza di TEV è più elevato nelle donne in età fertile (probabilmente a causa dell'uso di contraccettivi ormonali e della gravidanza), mentre gli uomini hanno un tasso di incidenza più elevato al di sopra dei 45 anni.3

L’incidenza della TVP in Italia si attesta a circa 1 caso ogni 1000 soggetti per anno nella popolazione generale, varia con l’età con valori minimi durante l’infanzia e adolescenza (0,005%) ed aumento esponenziale fino allo 5-25/1000 nei pazienti tra i 70-80 anni. Dopo la cardiopatia ischemica e l’ictus cerebrale ischemico il TEV è la patologia cardiovascolare più frequente e causa importante di mortalità e morbilità: è al terzo posto tra le cause di morte nella popolazione generale ed al primo posto nei pazienti ospedalizzati. Il TEV è inoltre in costante aumento per diversi motivi, fra i quali l’allungamento della vita media, l’incremento della chirurgia geriatrica e delle patologie traumatiche.4

    Bibliografia:
  1. Manuale MSD. Versione per I professionisti. Disponibile al link: https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-dell-apparato-cardiovascolare/patologie-venose-periferiche/trombosi-venosa-profonda#v940954_it
  2. Becattini C, Agnelli G. Acute treatment of venous thromboembolism. Blood 2020; 135(5):305-316.
  3. Speed V, et al. Venous Thromboembolism and Women's Health. Br J Haematol 2018 Nov;183(3):346-363.
  4. Di Folca A, Pesavento R, Alonzo U et al. SIAPAV: modello di percorso assistenziale della trombosi venosa profonda. Rev. 1.0 del 09/09/2013. Disponibile al link: https://www.siapav.it/pdf/Percorsi%20Assistenziali.pdf
  5. Freedman JE, Loscalzo J. Arterial and venous thrombosis. In: Kasper DL, Fauci AS, Hauser SL, Longo DL, Jameson JL, Loscalzo J, eds. Harrison's Principles of Internal Medicine. 19th ed. New York, NY: McGraw-Hil; 2015:740-745.

CVIT2003987

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